Affidamento animale domestico in caso di separazione o cessazione della convivenza
Nonostante la lacuna normativa in materia, sempre pi� frequenti sono i casi in cui due coniugi o due conviventi in sede di separazione si trovino dinanzi al problema di decidere a chi affidare l'animale domestico.
Tra le prime pronunce sul punto, le pi� significative sono quelle del Tribunale di Cremona e l'ordinanza del Presidente del Tribunale di Foggia: la prima aveva disposto l'affidamento del cane ad uno dei coniugi, concedendo all'altro il diritto di visita, mentre la seconda aveva disposto l'affidamento condiviso dell'animale ad entrambi i coniugi, con l'obbligo di contribuzione al suo mantenimento nella misura del 50%.
Entrambe le citate pronunce, proprio in mancanza di un'adeguata disciplina, avevano applicato per analogia la disciplina riservata ai figli minori.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione in materia legislativa, che attribuisce agli animali domestici il medesimo "trattamento" normativo finora riservata alla prole.
In Parlamento, nel 2008, � stata presentata una proposta di legge intitolata "Disposizioni per la tutela degli animali e Codice Civile� per l�inserimento nel codice civile di alcune disposizioni riguardanti la tutela degli animali.
La proposta di legge, a tut'oggi, � ancora in attesa di discussione e approvazione.
Di recente, il Tribunale di Roma con sentenza n. 5322/2016 ha disposto l'affidamento congiunto del cane, che trascorrer� met� tempo con uno e l'altra met� con l'altra.
Ha rilevato il Giudice che l'animale ha vissuto per tre anni con una coppia non sposata, ma solo convivente, che si � poi separata, e non vi sono dubbi che il cane sia affezionato ad entrambi.
Ora entrambi i "padroni" dovranno prendersi cura del cane, dividendone anche le spese di cura e mantenimento.
Data: 02.13.2017
Autore: Avv. SILVIA CLEMENZI