Amministrazione di sostegno per la donna affetta da shopping compulsivo
Il Tribunale di Varese, con decreto 3 ottobre 2012, ha concesso l’amministrazione di sostegno a una donna quarantenne affetta dalla cosiddetta sindrome da “shopping compulsivo”.
Il provvedimento ha previsto che la donna non possa sostenere spese superiori a 100,00 euro senza l'assistenza dell'amministratore nominato, disponendo il subentro di quest'ultimo nella gestione dei conti correnti e dei depositi della donna beneficiaria, ordinando agli istituti di credito di consentire, all’amministratore medesimo, tutte le operazioni, previa esibizione del decreto del Tribunale.
Dall’istruttoria è emerso che la donna aveva addirittura rassegnato le dimissioni per incassare il trattamento di fine rapporto, poi utilizzato per acquistare abbigliamento e altri beni superflui e non necessari al reale bisogno e alle esigenze della propria vita. Oltre a ciò la donna aveva anche contratto debiti mediante società finanziarie per circa 50.000,00 euro, manifestando una totale incapacità di gestire il denaro.
Data: 02.09.2013
Autore:
Avv. ANDREA TOTÒ