Il marito che sorprende la moglie con l'amante nella casa coniugale non è autorizzato ad usare violenza, ed in tal caso ne risponde penalmente
La cassazione penale, con la sentenza n. 22771 del 1 giugno 2004, ha stabilito che il marito, il quale sorprende la moglie e l'amante in atteggiamenti intimi nella casa coniugale, non è autorizzato a reagire violentemente.
In particolare i giudici della Suprema corte hanno stabilito che "non è lecito l'esercizio della violenza sia pure allo scopo di contrastare una condotta moralmente riprovevole, come quella che l'imputato [il marito, n.d.r.] addebita alla moglie".
Così l'uomo è stato condannato per i reati di lesioni personali, violenza privata ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni e non è stata accolta la sua linea di difesa basata sulla motivazione che egli intendeva soltanto impedire che la moglie uscisse con l'amante o si trattenesse con lui nella casa coniugale.